Padella Aeternum Rubino

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Questa è la prima volta che acquisto una Padella Aeternum, ho voluto provare un nuovo marchio per valutarne l’affidabilità e la longevità nel tempo.


In casa possiedo 4 padelle, una la lionese di ferro (per un doppio uso sui fornelli e in forno), una antiaderente smaltata, e altre due in alluminio con rivestimento in teflon che utilizzo più di rado come padelle da battaglia.
Questa padella entra pari pari per poterne gettare una delle due in alluminio ormai piuttosto rovinata, e devo dire che non potevo chiedere di meglio dal momento che differisce molto dalle altre che possiedo.
Iniziamo col dire che l’estetica è degna di nota assolutamente, questo rosso Ferrari che contrasta con la “texture” che gli hanno voluto dare (simili pietra) mi ha fatto innamorare istantaneamente di questa padella.
La struttura interna è in pietra, ma a differenza delle altre padelle che avevo non è in pietra “liscia” bensì pietra porosa… è fatta davvero bene anche se ovviamente non si tratta di vera pietra in quanto è solamente uno strato realizzato con minerali, ma al tatto la ricorda davvero.
Il manico in materiale plastico ho dovuto stringerlo con un cacciavite (c’è la vite esterna che lo tiene saldamente attaccato alla padella) perché faceva un po “gioco” un po come tutte le padelle di questa serie (sono arrivate tutte con il manico lento da stringere) ma una volta stretto ha un ottima impugnatura.
La parte sottostante ha un’aspetto davvero particolare, come vedrete dalle foto, il motivo è che questa padella è compatibile con le piastre ad induzione, che per chi non lo sapesse consumano a bestia ma vi consentono anche di riscaldare immediatamente tutta la superficie della padella alla temperatura che desiderate voi, il che è positivo se dovete cuocere qualcosa senza bruciarla.

Ho effettuato una prova subito subito con una bella bistecchina di fracosta, poiché era un po alta ho scelto ma con il grasso ai punti giusti, ho scelto di non usare olio o altro per cuocerla e vedere l’effetto della pietra (che ovviamente ora funzionerà al 100% in quanto la padella è nuova, nel tempo vi spiegherò come far sì che la manteniate tale).
Il segreto per fare una bistecca fatta bene, è di girarla una sola volta, la prima volta con il gas a palla e padella rovente per ottenere una reazione di maillard, e dopo averla girata aspettate 1 minuto e abbassate il fuoco per far sì che si cuocia anche un po dentro e non resti completamente cruda (poi a me piace al sangue se la preferite al punto, potete proseguire per un po in base all’altezza).
La bistecca è venuta uno spettacolo, come vedete si è depositato dell’olio che è il grasso della carne (sembra olio di semi se notate dal colore).
Ovviamente a quel punto per pulirla ho fatto il test con dei fazzoletti di carta, e come supponevo già così la padella è tornata pulita (unta ma pulita).

Il segreto di queste padelle è che vanno lavate a mano, anche se potenzialmente le potreste lavare anche in lavastoviglie, ma per far sì che non si rovini lo strato di pietra e l’effetto antiaderente, datemi retta, lavatele a mano, ci vogliono pochi secondi davvero per farle tornare pulite.
Il prezzo di 26,47€ è un prezzone, considerata la qualità, e il fatto che il diametro è di 30cm (quindi più dei soliti 28 classici che si usano in casa) devo dirvi è mi trovo davvero bene e sto valutando di acquistarne delle altre per sostituire quelle di cui vi parlavo (eccetto la lionese che l’adoro 🙂 ).

FOTO:

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