Da amante della cucina possiedo già una planetaria ma un prodotto decisamente meno completo e meno potente rispetto questo qui, per questo motivo sono stato entusiasta sia di recensirla come prodotto VINE sia di sperimentare gran parte delle cose che consente di fare per vedere di fatto, quanto vale la pena rispetto anche marche più famose che ho avuto modo di utilizzare a casa dei miei genitori.
Partiamo dall’inizio:
Che cos’è una planetaria?
E’ una macchina impastatrice (fondamentalmente) che consente di lavorare eseguendo un movimento detto appunto ‘planetario’ (ossia, c’è in asse verticale che fa ruotare il braccio e poi a sua volta la pala collegata al braccio ruota su se stessa.
In questo modo l’impasto è in continuo movimento e non rischia di arrotolarsi tutto attorno il braccio.
Questo prodotto non è proprio una planetaria, o meglio, lo è ma è molto di più, è un robot da cucina multifunzionale che consente di fare le seguenti operazioni :
– Impastare composti (attraverso la planetaria)
– Grattuggiare alimenti (attraverso l’apposito grattuggiatore)
– Frullare la frutta (attraverso il frullatore)
– Smiuzzare la frutta (attraverso il mini tritatutto)
– Produrre della pasta fatta in casa (tramite lo strumento Torchio e le relative trafile intercambiabili)
Di fatto è un robot completo e anche molto bello visivamente (io devo dire, dal vivo sono rimasto piacevolmente colpito tutta questa cromatura, la lucentezza che ha la scocca è davvero magnifica).
Passiamo ai tecnicismi (vorrei spiegarvi cosa può fare questo dispositivo nel dettaglio e soprattutto darvi indicazioni sulle sue limitazioni al livello meccanico):
La potenza dell’impastatrice è di 900W non sono moltissimi (è un consumo piuttosto contenuto) e la mia perplessità riguardo gli impasti duri (visto che abbiamo ben 6 velocità del motore) era riguardo al surriscaldamento e ad un eventuale possibilità di danneggiarla.
A tal proposito vi dico che possiede un sistema di sicurezza che se non vi rendete conto e ‘vi fate prendere troppo la mano’ il dispositivo va in protezione e si spegne da solo per un tot.
Per riattivarlo è sufficiente impostare il motore su ‘impulso’ e questo si riattiva (ma in tal caso attendete almeno 10-15 minuti prima di farlo).
Il recipiente che viene fornito (la ciotola per capirci) ha una capienza da 4,5L ed è in acciaio inox opaca all’interno e lucida / cromata esternamente, nella parte sottostante ha un attacco a baionetta che consente di agganciarla al dispositivo.
Cercherò di elencarvi le caratteristiche (le stesse dette prima ma questa volta per spiegarvi più nel dettaglio come utilizzarle).
PLANETARIA:
La parte impastatrice probabilmente per me è la più importante, da amante dei lieviti, pizza e pane è quella che vado a sfruttare di più.
Troviamo come componenti ben 4 tipi di utensili :
– FRUSTA FILO:
Uno strumento di sicuro importante anche se in una planetaria magari è meno sfruttato, serve per montare a neve ferma gli albumi, per montare la panna e altre lavorazioni con composti molli e molto idratati (o comunque delicati).
La velocità può essere da 1 a 6 (l’importante è che fate attenzione che il composto non schizzi ovunque).
– SEMI-FRUSTA (la chiamo io così)
La semi frusta nasce per lavorare impasti morbidi ma nel contempo troppo duri per poterli fare con la frusta a filo. Nel caso specifico io la utilizzo per lavorare la pasta all’uovo o composti che richiedono poco sforzo ma energico.
La velocità con cui potete lavorare è anche fino 4 o 5 (se vedete che non sforza provate a portarla anche a 6 ma solo se è un impasto molto lungo altrimenti meglio abbassarlo a 3 e aspettare con calma che abbia finito).
– FRUSTA K (anche detta Foglia) :
Questo tipo di frusta è presente in ogni tipo di impastatrice, la Kenwood anni or sono gli diede una forma a ‘K’ (la K di Kenwood) e fu chiamata ‘fusta K’ le altre hanno fatto una forma praticamente identica smussando gli angoli ma non potendo chiamarla ‘K’ di Bosch o Vattelapesca l’hanno chiamata frusta ‘foglia’ perché ricorda una foglia verde con le varie venature all’interno (con molta immaginazione).
Questo tipo di attacco serve per lavorare sui lieviti e impasti semi-rigidi (che quindi non sono abbastanza duri per essere lavorati con il gancio ma troppo duri per essere lavorati con la frusta a filo o con la semi-frusta).
Io spesso la utilizzo per lavorare alcuni impasti di pizza per i primi 20 minuti poi ad accordatura avvenuta lo tolgo e imposto il gancio.
– GANCIO :
Il Gancio è uno dei componenti più importanti in una planetaria dev’essere bello robusto e storto in modo da catturare l’impasto alla perfezione e riuscire a lavorarlo.
Tenete conto che si usa per lo più negli impasti del pane e della pizza che richiedono maggiore sforzo.
Il mio consiglio quando lo utilizzate è di non superare la potenza della macchina a più di 2 o 3.
Funziona lo stesso anche se lo impostate a 6, ma il rischio è di sovraccaricare la macchina farla andare in protezione e dover attendere molto tempo che si freddi, se invece lavorate un pochino più lentamente è meglio perché lavorate bene avendo cura del vostro strumento da lavoro (e in ogni caso ve ne rendete conto mentre lavorate se la macchina fa o meno fatica).
GRATTUGIATORE:
Questo strumento è davvero molto molto utile in cucina, in pratica se state preparando la pizza, e dovete magari metterci delle patate tritate oppure delle zucchine alla julienne, o semplicemente vi occorre grattare il parmigiano in grosse dosi: montate il componente riduttore (è un pezzo grosso di plastica nera che consente di collegare il pezzo del grattuggiatore ad esso).
Una volta installato potete collegare il componente della grattugia che si disporrà verticalmente (di fronte a voi troverete l’uscita della grattugia).
A questo punto avremo l’imbarazzo della scelta di quale lama utilizzare e montarla (si installa facilmente), tra le 3 disponibili (una per tagliare a fette e le altre due per grattugiare in due spessori diversi).
Con le velocità non ci sono limitazioni da 1 a 6 vanno che è una meraviglia.
FRULLATORE:
E’ un componente che dona al macchinario un valore aggiunto è sufficiente spostare il tappo sopra la macchina per scoprire un nodo d’aggancio dove è possibile installarlo.
E’ realizzato in acciaio inox opaco fuori, sopra il tappo è lo stantuffo è in plastica.
Una volta connesso è possibile da subito iniziare a frullare all’interno di esso.
Con le velocità anche qui come se non ci fosse un domani potete spingere la macchina fino a 6 l’importante è che più è alta la velocità più breve dev’essere il tempo di utilizzo per non incappare in un surriscaldamento.
TRITATUTTO:
La prima cosa che ho letto dalle istruzioni è NON UTILIZZARLO CON IL CAFFE’ e nella foto fanno vedere che è possibile utilizzarlo con la frutta (ovviamente potete frullarci anche altre cose, come cipolle, carote, etc).
Il succo della questione è che le lame sono lievemente sollevate sull’asse verticale, quindi troveremo una delle due parallela all’asse orizzontale, l’altra in diagonale alzata, questo impedirebbe una corretta macinazione di un alimento come il caffè.
Il mio suggerimento su questo accessorio è di utilizzarlo con la funzione a impulsi perché mettendolo a velocità elevate si rischierebbe di ridurre in pappetta quello che avete inserito all’interno di esso.
TORCHIO:
Questo è lo strumento con cui mi sono divertito molto durante la recensione e relativi test.
Per collegarlo come per il grattugiatore è necessario utilizzare il riduttore, e successivamente montare il torchio.
Una volta montato avremo l’imbarazzo della scelta tra una serie di trafile per realizzare svariati tipi di paste tra cui : spaghettoni o bigoli, rigatoni, bucatini, fusilli, orecchiette, pappardelle.
Una volta pronto il vostro composto lo andrete ad inserire nell’apposita apertura e servendovi di uno stantuffo (io ho utilizzato una sorta di mattarello che avevo a base piatta ed ha funzionato).
IMPORTANTE:
Questo componente sforza.
Lo fa perché deve essere così, non so se vi è già capitato di averne in passato.
Quando mettete la pasta, deve incanalarsi all’interno della vite che ruota (per altro fatta in plastica) e tra voi che spingete, la macchina che gira, la pasta che fa da tappo, i primi 2-3 minuti dovete avere pazienza e farla entrare lentamente con la velocità a 3 o 4.
Poi una volta che inizia a uscire impostatela a 6 e con una mano dovete spingere la pasta, con l’altra potete usare l’archetto per tagliarla.
Io questa operazione l’ho fatta assieme a mia moglie che mi ha aiutato, e in due persone si fa facilmente.
Da soli probabilmente l’operazione è più complicata, lo ammetto.
Ma non è un problema del dispositivo è proprio così in generale essendo un dispositivo multifunzione, se voleste avere uno strumento solido dovreste acquistarne uno apposito per questo ruolo.
TEST EFFETTUATI :
Come primo test con cui ho voluto mettere alla prova questa macchina ho preparato l’impasto dei maritozzi alla romana (la ricetta l’ho presa da internet e diciamo che mi è venuta piuttosto fedele all’originale), la planetaria ha lavorato correttamente nessun problema rilevato nell’incordatura della pasta.
Una volta pronti, mentre si freddavano un po, ho montato la panna, qui sono rimasto sorpreso, impostando la macchina a 5 mi sono ritrovato la panna montata in un tempo record (un altro minuto e diventava burro).
Successivamente tanto per provare tutto ho impastato con la semi-foglia mezzo chilo di farina di grano duro assieme 5 uova intere, e un pizzico di sale, e ho fatto l’impasto per la pasta all’uovo.
Lasciato riposare un ora in frigorifero e successivamente gli ho dato una forma a mattoncino per poi dividerla in tanti piccole strisce spesse tanto da passare nel buco del torchio.
Con un terzo dell’impasto ho fatto dei fusilli, mentre con l’impasto rimanente alcuni rigatoni.
Una volta estratti li ho fatti asciugare con abbondante farina vicino la finestra e questo li ha resi più duri tanto da poterli raccogliere in un unico contenitore per poterli cucinare o surgelare (nel caso dei rigatoni).
In quest’ultima operazione il torchio è uno strumento difficile da utilizzare se si è soli, l’aiuto di mia moglie è stato indispensabile per ottenere un ottimo risultato in breve tempo.
CONCLUSIONE :
La planetaria è ottima, i suoi accessori a mio parere anche.
Devo essere sincero mi fido molto più ad acquistare un prodotto di una marca leader come la Moulinex (come ho fatto anche con Bosch in passato) piuttosto che una marca economica come quelle da 100-150 euro perché vengono fatte in Cina e prima o poi finiscono per bruciarsi o rompersi o spellarsi nei ganci o accessori.
Il costo è molto elevato lo ammetto, ma parliamo di molti accessori in più.
Il kit senza accessori ok costa 200 euro di meno, questo con gli accessori però contiene : grattugiatore e relative lame, torchio e relative trafile, riduttore, tritatutto, e frullatore (in acciaio), insomma’ non so se avete mai visto quanto costano gli accessori Kenwood tenendo conto che quest’ultima non è più la buona vecchia Kenwood di un tempo.
Tutto questo discorso per dirvi che a mio avviso il prezzo è giustificato.
La qualità si paga, l’assistenza anche, ma ancor di più.
Se capite che non ve ne fate niente di tutti questi accessori potete sempre comprarli a parte su Amazon.
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